Perché ho deciso di promuovere SPEAK Naples?
Quando ho scoperto SPEAK, l’ho trovato un progetto fantastico e decisamente in linea con la mia idea di città accogliente e inclusiva.
Mi è sembrato un bel modo di creare occasioni di incontro. SPEAK consente di conoscersi, accogliersi, darsi una mano e viaggiare attraverso le persone! Soprattutto, mi piace l’idea di creare ponti nella diversità, promuovere occasioni di scambio e curiosità.
Impegnata nella cooperazione internazionale, ho vissuto per diversi anni all’estero, in Paesi molto diversi tra loro. So cosa significa ritrovarsi straniera in una città nuova; conosco quel miscuglio di emozioni che va dallo spaesamento alla curiosità, dalla solitudine all’apertura, dalla paura all’entusiasmo. Può capitare di sentirsi a casa molto facilmente, ma può anche succedere di fare fatica a trovare punti di riferimento.
La differenza la fanno tante cose. A volte, è questione di aria ed energia dei luoghi. Per motivi misteriosi, possiamo sentirci subito in sintonia oppure addirittura respinti.
Sicuramente, riuscire a comunicare fa la sua parte! Imparare una lingua è una bella sfida e diventa necessario per ambientarsi. A volte, conoscere anche solo poche parole della lingua del posto mi è valso sorrisi e porte aperte.
Senza dubbio, la cosa più importante sono le persone. Gli occhi e le parole delle persone che incroci fanno la differenza. Conoscere le persone fa la differenza!
Per questo motivo, ho deciso di promuovere SPEAK a Napoli: perché mette in contatto persone e mondi che altrimenti si incontrerebbero difficilmente. Perché, attraverso la lingua, SPEAK consente amicizie nuove e nuovi orizzonti. Una persona straniera può sentirsi sempre di più a casa e una persona del posto può fare un salto lontano. Attraverso i gruppi linguistici e gli eventi culturali, si abbattono pregiudizi più o meno innocui, si scoprono fatti strani e curiosità interessanti. Nei nostri gruppi linguistici, si parla di tutto; si discute di questioni di genere, si racconta la terra da cui si proviene, ma si parla anche di cose semplici e ci si diverte! Nell’incontro con l’altro, ci si scopre nelle reciproche diversità e nelle diversità che ciascuno e ciascuna si porta dentro, perché – come dice Walt Whitman – “Sono vasto. Contengo moltitudini!”.
Con SPEAK, facciamo incontrare parole da vicino e da lontano, e apriamo lo sguardo.
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